Arte&Stile

Museo Nazionale Collezione Salce

A Treviso, la seconda collezione di manifesti pubblicitari al mondo

di Lavinia Colonna Preti
Manifesti pubblicitari: il Museo Collezione Salce — Veneto Secrets

La Collezione Salce è il primo museo statale in Italia dedicato alla pubblicità e il secondo più grande al mondo di manifesti pubblicitari dopo il Musée de la Publicité di Parigi.

Il paradiso in terra di designer, pubblicitari, typo lovers, o semplicemente amanti del Bello, ha un indirizzo preciso: via Carlo Alberto 31 a Treviso. E’ qui che dal 26 maggio 2017 la collezione Salce, la più grande di provenienza privata al mondo di manifesti pubblicitari, ha trovato casa dopo essere stata donata allo Stato dal suo creatore, il trevigiano Ferdinando (per tutti Nando) Salce.

Oltre 50.000 pezzi raccolti dal 1895 al 1962, il più antico è del 1844 e pubblicizza il Teatro La Fenice di Venezia, che ci raccontano quasi 100 anni di storia del costume, dalla Belle Époque alle guerre mondiali sino agli anni del boom economico degli anni Sessanta. A questi si aggiungono, in corso di catalogazione, molti altri manifesti recentemente donati da vari privati che continuano la cronologia dal ’62 a oggi.

Ogni collezione, così come ogni ossessione, nasce da un forte amore improvviso: per Nando, a soli 17 anni, scatta camminando per Treviso quando vede il manifesto che pubblicizza il brevetto Auer della Società Anonima Incandescenza a Gas creato da Giovanni Maria Mataloni, un soggetto ardito per l’epoca che ci ricorda come la “cultura” nasca sempre da un’avanguardia. Rapito dalla bellezza audace della ragazza del manifesto, riesce a portarselo a casa e diventa così la sua “Numero Uno”. Da allora, è il 1895, Nando non si ferma più e inizia a contattare aziende, altri collezionisti, musei per comprare, spesso barattare, migliaia di manifesti che conserva all’ultimo piano della sua casa in Borgo Mazzini a Treviso, oggi sede ISRAA.

Manifesti pubblicitari: il Museo Collezione Salce — Veneto Secrets

Dopo un titanico lavoro di catalogazione delle opere, oggi la collezione è ospitata in due sedi. La prima è l’ex Chiesa di Santa Margherita, un suggestivo spazio espositivo composto da un cubo di cemento, il “caveau” dove sono custoditi i manifesti, su cui poggia una terrazza panoramica per l’allestimento dei pezzi di oltre 6 metri di diametro e da cui si dipanano i vari corridoi espositivi.

A circa 5 minuti a piedi, la seconda sede è il complesso di San Gaetano che comprende i locali dell’ex convento, su 4 piani, e l’omonima chiesa, la cui origine risale al 1182 quando fu eretta per i Cavalieri Templari con il nome di San Giovanni al Tempio.

La collezione viene esposta a rotazione nell’ambito di mostre tematiche e ne fanno parte i più grandi autori italiani, o italiani d’adozione, di manifesti come Duilio Cambellotti, Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Adolf Hohenstein, Franz Laskoff, Achille Luciano Mauzan, Leopoldo Metlicovitz, ma anche stranieri, soprattutto francesi (l’affiche è nata a Parigi), inglesi e tedeschi.

Manifesti pubblicitari: il Museo Collezione Salce — Veneto Secrets

Ogni manifesto ci racconta un pezzo di storia, anche del Veneto. Ci sono opere del grande pittore e illustratore Alberto Martini di Oderzo (TV), molto amato per le sue illustrazioni dark e le donna-farfalla, che ha creato diversi manifesti pubblicitari per ditte locali, come i cicli Menon di Roncade; oppure del veronese Plinio Codognato, famoso tra gli altri per i suoi lavori commissionati da Fiat e Cinzano. Ma ci sono anche artisti che hanno contribuito a cambiare l’immagine del Veneto come le opere dell’austriaco Franz J. Lenhart che, grazie alla collaborazione con l’ENIT, ha letteralmente “ridisegnato” le Dolomiti rappresentandole attraverso eleganti sciatori, alpinisti, sportivi, e creando anche lo stile dell’attuale logo di Cortina.

E poi ci sono i manifesti cult, icone di storia moderna, come i poster realizzati per la Campari da Marcello Nizzoli o il vincitore nel 1919, con uno dei primi pay-off della storia “a dir le mie virtù basta un sorriso”, del primo concorso pubblicitario indetto per il dentifricio Kaliklor. E cosa dire delle sexy dive del cinema di Nino Nanni?

E nel 2025, una sala di San Gaetano è stata dedicata all’artista trevigiano Renato Casaro, l’ultimo pittore del cinema e uno dei più grandi illustratori di locandine cinematografiche al mondo, con al suo attivo capolavori come Balla coi lupi, Nikita, Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta in America, Il tè nel deserto, L’ultimo imperatore, Rambo, 007 Mai dire mai, e tantissimi altri.

Info utili

Museo Nazionale Collezione Salce
Via Carlo Alberto 31
31100 Treviso
Sede Santa Margherita +39 0422 423386
Sede San Gaetano +39 0422 591936

Ingresso: 10 euro due sedi, 6 euro una sede
Aperto Ven — Dom 10 —18

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