Il panorama è di quelli che non si dimenticano. Al Traghetto sorge, infatti, in un luogo di grande suggestione, dove il ponte mobile su barche abbraccia il fiume Piave poco prima che vada a sfociare nell’Adriatico, offrendo una vista e colori davvero unici.

E’ qui, tra la natura incontaminata e il levarsi delle bilance da pesca e delle reti dei pescatori, che Sergio Capiotto negli anni ’60 dà vita ad una friggitoria, beneficiando della zona di passaggio e della generosa disponibilità della materia prima, il miglior pescato dell’alto Adriatico.

Nostro nonno si è sempre battuto per le tradizioni delle genti del luogo e dei loro mestieri, un percorso che tutt’ora continuiamo, offrendo ai nostri ospiti le emozioni più autentiche di questo angolo di campagna veneta.

(Sergio e Riccardo Capiotto)

La sua griglia, protagonista ancora oggi del dehor del ristorante, acquista sempre maggior consensi e, piano piano, con il supporto della sua famiglia ed in particolare del figlio Mauro, la piccola attività cresce sino a diventare uno dei ristoranti più rinomati di tutta la costa. Oggi sono i nipoti Sergio, in sala, e Riccardo, in cucina, a portare avanti questa tradizione, arricchendola di nuovi sapori e dettagli di stile di grande raffinatezza.

E se il pesce alla griglia, cotto “sue bronse”, rimane l’amatissima specialità del locale, un vero e proprio showcooking quando chef Riccardo prepara le sue creazioni di fronte agli ospiti, oggi Al Traghetto è anche conosciuto per la grande ricerca creativa. Così in menù troviamo le ricette della tradizione, come l’anguilla alla brace, affiancate a piatti più contemporanei come gli ottimi crudi, il sashimi di ricciola o le fettuccine di pasta fresca con scampi e tartufo.

Il pescato proviene da fidati fornitori del mercato ittico di Caorle, dove è tutt’ora presente una ricca marineria in cui sopravvivono ancora alcuni metodi di pesca ancestrali, come quella in fiume alle anguille o la piccola pesca sotto costa con il tramaglio a passere, sogliole, otregani e branzini. Fedele all’anima “rurale” del luogo, Riccardo ha anche creato un piccolo orto nel giardino antistante il ristorante dove coltiva tutte le verdure che completano i suoi piatti.

Nella bella stagione, si può cenare, una vera meraviglia, nel gazebo fronte fiume, arrivando rigorosamente prima del tramonto per godersi una bollicina ammirando i mille colori dell’acqua. Magari in barca, approfittando del romantico attracco con ormeggio all’inglese che consente di arrivare dal mare attraversando la foce del fiume che si trova ad appena un km di distanza.

La cantina del locale conta oltre 200 referenze che insistono su bollicine e bianchi in particolare del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e dello Champagne, ed annovera in carta anche varie eccellenze internazionali, come i vini dell’Etna o rinomati tagli bordolesi francesi, tutte personalmente selezionate da Sergio.

Al tramonto, una cena Al Traghetto, cogliendo il magico spirito di questi luoghi, è sicuramente un’esperienza da regalarsi almeno una volta nella vita.

Il segreto

Uno dei segreti della proverbiale griglia de Il Traghetto? I tutoli di mais che formano le braci in quanto costituiscono la tecnica migliore per poter cuocere il pesce fresco senza rischiare di contaminarne il sapore con altri odori e andare così a scoprire gusti e profumi della materia prima cotta in maniera tradizionale, senza aggiunte di condimenti che andrebbero a virarne il sapore.

Info utili

Ristorante Al Traghetto
Via Massaua 33
30016 Cortellazzo, Jesolo, Venezia
Tel. + 39 0421 378020