Osteria Madonnetta (VI)
Dal 1904 di proprietà della stessa famiglia, l'Osteria Madonnetta, situata nel meraviglioso centro di Marostica, mantiene intatto il caldo fascino delle trattorie della tradizione.
Un luogo magico dove ci si sente a casa ad ogni ora ed in cui viaggiatori, pensionati, artisti, manager e perditempo si mescolano con naturalezza di fronte ad un buon bicchiere di vino ed un piatto della tradizione.
Sarà per questa genuina atmosfera che l’Osteria Madonnetta è stata uno dei luoghi preferiti dal giovane Ernest Hemingway quando nel 1918, a soli 18 anni, venne in Italia come autista di autoambulanze volontario. Oggi è uno degli indirizzi più amati dai designer e artisti internazionali che frequentano queste zone, grazie alla vicinanza con le sedi di super brand della moda come Diesel.
All’Osteria Madonnetta cucino per i miei ospiti come se dovessi farlo a casa per i miei figli.
(Annamaria Mianzan Guerra, cuoca)
In origine una stalla, quando nel ‘600 nella Piazza di Marostica, in cui si affaccia, si trovavano le botteghe che servivano il Castello di Marostica, fu acquistata nel 1904 da Giuseppe Polita, detto Bepi, per la sua amata moglie. Da allora, e forse a questo si deve la sua fortuna, l’Osteria fu sempre “affare di donne”, premurose padrone di casa. Il sentirsi in famiglia è una magia che ancora oggi Annamaria, insieme al marito Franco e ai 3 figli, riesce a offrire ai suoi clienti, accolti in un ambiente conviviale arredato con mobili antichi tramandati da generazioni: l’orologio a pendolo, il tavolo ricavato dal tronco di un unico albero, il caminetto secolare, il banco della mescita (oggi adibito a scrivania) e tanti oggetti ricchi di memoria curati con amore dal cognato Antonio, appassionato restauratore.
Sui muri le testimonianze di momenti di vita condivisa tra vecchie fotografie, tazze fatte a mano in ceramica di Nove per i clienti della vicina fabbrica quando ancora il vino si serviva in tazza, battute satiriche e ritagli di giornale lasciati da avventori bontemponi e una dolce immagine della Madonna del Dito a cui Mimma, la cognata di Annamaria, si è ispirata per dipingere la bellissima insegna dell’osteria. Il nome pare, infatti, derivi dal capitello con una statua della Vergine, posto all’inizio della strada in cui si trova il locale.
A qualsiasi ora sarai il benvenuto: entri e quel che c’è di pronto ti verrà servito.
(Barbara Guerra, titolare)
La cucina è casalinga, quella della nonna nei giorni di festa, arricchita da una grande ricerca delle materie prime, provenienti dall’orto di famiglia o da produttori locali, con ricette che guardano alla tradizione. Una moderna filosofia sostenibile, fondata sui valori di responsabilità sociale e salubrità dei piatti, che si declina in un circolo virtuoso che premia le coltivazioni biologiche e lo smaltimento dei rifiuti a basso impatto ambientale. Orgogliosamente insignita della Chiocciola Slow Food, l’osteria è interprete esemplare della tradizione, luogo di convivialità e del “mangiarbere” all’italiana.
Bigoli all’anatra, pasta e fagioli, baccalà con polenta o fegato alla veneziana sono solo alcuni dei piatti tipici veneti nel menù, da gustare con un’ottima selezione di vini locali di Breganze, tra cui il famoso Torcolato, ottenuto dalla spremitura di uve passite o i vini della Diesel Farm, la cantina “atelier del vino” nata dal sogno di Renzo Rosso.
A fine pasto sono assolutamente da provare i vini bianchi da dessert proposti dalla casa insieme a uno dei dolci rustici veneti, come il Maccafame («per avere la meglio sulla fame»), fatto con pane raffermo, mele e frutta secca, o un bicchierino del digestivo Ciliegino. Prodotto sulla base di un’antica ricetta “segreta” di famiglia, è il segreto goloso che si cela dietro il sorriso soddisfatto con cui lascerete l’osteria.
Il segreto
Nel cortile estivo dell’osteria si trova una grande panca in legno, capolavoro artigianale firmato Toni Guerra, che riproduce perfettamente la cinta muraria che abbraccia la città, racchiudendo al suo interno una scacchiera, in onore della celebre rievocazione storica della Partita a Scacchi con personaggi viventi, giocata sulla Piazza di Marostica. Intarsiata a partire dal tronco di un grande albero, una pignaia sotto le cui fronde erano soliti trovarsi i ragazzi della zona, poi abbattuta da un fulmine, è testimone del legame che unisce la famiglia Guerra alla sua amata città.
Info utili
Osteria Madonnetta
Via Vajenti 21
36063 Marostica, Vicenza
Tel. +39 0424 75859
Antipasti e primi: 5 — 12 euro
Secondi: 8 — 14 euro
Dolci: 2,5 — 5 euro