Un prodotto così straordinario non poteva che nascere in un’oasi naturale, dove il fiume Po incontra il Mar Adriatico, famosa per i suoi bellissimi paesaggi e la Sacca di Scardovari, un ecosistema lagunare, in località del comune di Porto Tolle, dove nascono alcuni tra i frutti di mare più pregiati al mondo.
La Regina di questo regno del gusto è l’ostrica rosa di Tarbouriech che prende il nome da uno dei più importanti allevatori di ostriche della Francia, Florent Tarbouriech, inventore del metodo di coltivazione basato sul perfetto bilanciamento tra l’esposizione delle ostriche alle maree e ai raggi solari.
E’ grazie all’incontro con l’imprenditore polesano Alessio Greguoldo che inizia la loro coltivazione nella Sacca di Scardovari, un habitat ideale per le ostriche. Qui sono, infatti, maggiormente riparate rispetto ai mari del Nord Europa, tanto da svilupparsi in un solo anno e mezzo (rispetto ai tre-quattro) e, grazie ai caldi raggi solari, i gusci assumono il caratteristico riflesso rosato che gli è valso il romantico soprannome di “ostriche rosa”.
Allevate in pittoreschi filari sospesi sull’acqua, dove alternano periodi in immersione a periodi di esposizione all’aria, vengono lavorate e pulite manualmente ad una ad una in un processo lungo e laborioso prima di deliziarci con la loro polpa ricca e saporita, ricercatissima dai migliori chef al mondo.
Perché amarle
Se vi piacciono i frutti di mare, queste ostriche vi stupiranno per la loro polpa particolarmente carnosa dal sapore forte e persistente.
Dove assaggiarle
All’Osteria Arcadia, a Santa Giulia di Porto Tolle, Rovigo, un vero paradiso dove gustare tutti i migliori prodotti del territorio coccolati dalla famiglia Veronese.
L’abbinamento must
Ovviamente ostriche e Champagne, ma i veri intenditori le gustano con il Muscadet, vino francese bianco fermo.