Villa Barberina è davvero speciale: l’unico clos – vigneto murato – di Valdobbiadene dove si produce un vino straordinario, mantiene ancora oggi intatti i raffinatissimi arredi originali che testimoniamo oltre 200 anni di storia illustre.

Commissionata alla fine del ‘700 da Giovan Battista Sarri-Dall’Armi per viverci con la moglie, nel ‘800 la famiglia Piva, proprietaria della celebre filanda di Valdobbiadene, l’acquisisce per donarla a Barberina Piva, da cui la dimora prende il nome, rimanendo di proprietà della famiglia Piva-Viansson sino agli anni Duemila.

Un luogo prezioso in ogni suo dettaglio, dove sentirsi a casa in una dimora storica con mobili originali ed il lusso dei comfort moderni.

Sarà proprio la famiglia dei conti milanesi Viansson, che la utilizza come residenza estiva, a donarle lo charme distintivo che la contraddistingue. Per ammodernarla chiama, infatti, il celebre architetto e scenografo Lorenzo Mongiardino che nella seconda metà del XX secolo realizzerà alcune tra le case più spettacolari dell’epoca per committenti importanti, dagli Onassis ai Versace, dai Rothschild agli Hearst.

Per Villa Barberina disegna tutti i mobili su misura in stile Biedermeier affiancandoli a decori settecenteschi, preziose collezioni private, come quelle di ceramiche e libri antichi, e curiosi dettagli in stile nautico e modellini di navi omaggio al ramo Cosulich della famiglia, celebri armatori.

Nel 2004, a seguito di vari cambi di residenza dei proprietari, la villa viene acquistata dalla famiglia Franco che ne avvia un’importante ristrutturazione. Per loro, azienda icona nella produzione del Prosecco d’eccellenza mondiale, è il coronamento di un sogno.

Qui viene prodotta, infatti, la punta di diamante della produzione Nino Franco: il “cru” Grave di Stecca Brut che spicca per il carattere forte, completamente diverso da tutti gli altri Prosecco, perfetta espressione della vigna da cui proviene dove il microclima ha acquisito nel tempo una sua personalità trasmessa poi al vino attraverso le uve.

A lato della villa, la piscina in pietra su due livelli si apre proprio su un parco secolare che si fonde con il vigneto, dando vita ad un panorama davvero mozzafiato.

Il restauro conservativo ha riportato all’antico splendore affreschi, tendaggi e mobili originali, mantenendo intatta anche la rara collezione di oggetti, libri e opere d’arte collezionate nel tempo dalle famiglie che si sono avvicendate nella dimora.

Ogni stanza è una sorpresa di raffinati oggetti unici, persino nei bagni tra cui spicca la raffinata “salle de bain” con maioliche azzurre francesi e affreschi Liberty che racconta, stratificati, quasi tre secoli di storia.

La splendida padrona di casa di Villa Barberina è oggi Annalisa Franco che accoglie gli ospiti in modo raffinato e squisitamente “familiare”, invitandoli a scegliere tra le 6 camere d’epoca, ognuna diversa dall’altra, tra cui le 2 bellissime e spaziose suite deluxe.

Degustare un calice di Grave di Stecca seduti nel giardino secolare della Villa è forse il modo più charmant di godere del fascino senza tempo di quest’angolo privilegiato di campagna veneta. Per approfondire la conoscenza di questo vino, potete anche prenotare una degustazione alla vicina cantina Nino Franco, splendido edificio di design restaurato da Tobia Scarpa e Paolo Bornello.

Il segreto

Villa Barberina ci racconta 300 anni di storia veneta anche grazie al ruolo centrale che la residenza ha rappresentato per Valdobbiadene nel corso degli anni. Punto di riferimento per la comunità, nel suo giardino si può ancora vedere un’antica fontana che, secondo l’iscrizione incisa sul fianco, era “a comodo pubblico” dei cittadini.

Info utili

Villa Barberina
Via Roma 2
31049 Valdobbiadene, Treviso
Tel. +39 348 0932797

Villa Barberina chiude stagionalmente dal 1 dicembre al 15 marzo
Camere da 200 euro con colazione