
Nato dal restauro del quattrocentesco Palazzo Bacchini delle Palme sul Canal Grande, Palazzo Venart è uno dei più bei e romantici 5 stelle di Venezia tornato a splendere grazie ad un sapiente restauro e progetto d'interni che ha osservato le regole del Feng Shui.
Aperto nel 2016, Palazzo Venart si trova a San Stae all’interno di uno dei più celebri palazzi veneziani, già di proprietà delle famiglie Lion e Vernier, e quindi dimora del grande capitano e mecenate Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, e del condottiero Francesco da Bussone, detto Conte di Carmagnola.
Distrutto da un incendio alla fine dell’800, il palazzo venne subito ricostruito: al primo piano, all’ingresso della camera “Marco Polo”, si può ancora vedere incastonata nel prezioso pavimento alla veneziana la data, 1888, che testimonia l’anno in cui venne completato.
Uno scrigno di tesori incastonato tra il Canal Grande e le tranquille calli del sestriere di Santa Croce.
Un segno del destino per il gruppo taiwanese LDC, leader mondiale nell’hotellerie di lusso della famiglia Chang-Koo, considerato che nella numerologia cinese 888 ha il significato di tripla fortuna. Così, dopo averlo acquisito, il Gruppo ha iniziato un imponente restauro conservativo che ha mantenuto tutte le caratteristiche originarie della struttura, impeccabilmente ripristinate da esperti maestri veneziani.
Complice la grande passione per l’arte italiana della famiglia Chang-Koo, gli interni dell’hotel ci riportano al sogno del Rinascimento con tante opere d’arte ed oggetti d’antiquariato che sono stati personalmente scelti dalla proprietà, prestando una minuziosa attenzione ai dettagli.
L’atmosfera che si respira è, infatti, quella intima di una residenza privata di lusso resa straordinariamente accogliente dal suo impeccabile personale coordinato dalla General Manager Luana Mazzega, perfetta padrona di casa.
La struttura ospita 17 camere e 4 appartamenti, tutti diversi tra loro e dedicati a personaggi illustri come Tiziano, Marco Polo, Casanova e Lord Byron, arricchiti da tessuti Rubelli e bagni in marmo, oltre che specchi dorati, finestre a piombo, e lampadari in vetro di Murano che risalgono all’epoca d’oro del palazzo.
Nel corso dei secoli, l’edificio è sempre stato uno dei più esclusivi e spettacolari della città, tanto che nel 1819 apparve anche nella guida turistica intitolata “Forestiero Istruito nelle cose più pregevoli e curiose antiche e moderne della città di Venezia”.
I fasti di cui il Palazzo è stato spettatore si possono ammirare nella spettacolare entrata dell’Hotel con affreschi risalenti al XIX secolo che richiamano l’essenza della celebre opera dipinta da Michelangelo Mortalier a Palazzo Grassi e mostrano scene conviviali della società veneziana dell’epoca.
In quella che un tempo era l’orangerie, Palazzo Venart ospita Glam, il ristorante fine dining dello chef Enrico Bartolini magistralmente condotto dallo chef Donato Ascani, due stelle Michelin. Un angolo di paradiso sotto tutti i punti di vista e una delle migliori esperienze gastronomiche d’Italia che si affaccia sulla meravigliosa corte interna del palazzo.
Qui, all’ombra di un’antica magnolia, oppure nel giardino sul Canal Grande, si può prendere un aperitivo o deliziarsi con una lunga colazione gourmand, mentre una sala del piano terra ospita anche un bistrot per un pranzo o una cena più informali.
Uno dei soggiorni più magici in Laguna, nascosto tra le calli della Venezia più autentica, seppur vicino alle sue principali bellezze artistiche.
Il segreto
Originariamente il fronte dell’antica dimora si affacciava sul Canal Grande, ma nel 1845 un incendio distrusse la facciata, lasciando spazio all’attuale “giardino sull’acqua” che venne impreziosito da statue ed opere d’arte, in parte provenienti dal sito archeologico romano di Altino. Negli anni a seguire, il proprietario Bacchini delle Palme donò una parte della collezione al Museo di Altino, mentre altre vennero lasciate a decorazione del suggestivo giardino.
Info utili
Palazzo Venart
S. Croce 1961
30135 Venezia
Tel. +39 041 5233784
Camere: da 500 euro con colazione