Ercole Moretti (VE)
Dimenticate le murrine, i souvenir, le collane di perle a cui siete abituati, e poi dimenticatele ancora. Quella della Ercole Moretti è una storia fatta di invenzioni, passione e avventure esotiche che vi faranno ripensare completamente al concetto di perla artistica veneziana.
L’ingegno non è mai mancato alla Ercole Moretti: nel 1911 i fratelli Ercole, Norberto ed Iginio iniziano l’attività, sull’onda del successo delle perle Rosetta e del mosaico “millefiori”, cominciandone la produzione in proprio. Le murrine sono una seconda lavorazione del vetro e si ottengono tagliando le cosiddette “canne”, ovvero lunghi bastoncini in cui sono sovrapposti diversi strati di vetro colorato, che vengono poi tagliate trasversalmente in sezioni di alcuni millimetri, ottenendo così le piccole murrine, che sono quindi lavorate a lume singolarmente oppure fuse tra loro a seconda dell’oggetto finale che si intende creare.
L’intuizione più grande dei Moretti è forse l’aver inventato la tecnica della “burattatura” che consente di ottenere perle molto lucide e dal design definito, caratteristica che rende le loro murrine millefiori le più belle al mondo, distinguibili da quelle di qualsiasi altro produttore. Un segreto custodito molto gelosamente vista l’onda di popolarità di cui è stata protagonista un’altra loro invenzione: proprio la murrina, così come la conosciamo oggi. Nel 1968, l’idea di utilizzare una fettucina di rame per creare delle sagome di murrine facilmente replicabili fa nascere la moda dei pendenti, accessori che diventano pian piano uno dei souvenir più copiati di Venezia, svilendo, purtroppo come ogni accessorio di bassa qualità, completamente la nobile tradizione della murrina.
La storia di queste perle ha, invece, origine antichissime e un passato fatto di compagnie delle Indie, esploratori, tradizioni africane e superstizioni popolari. Se gli oggetti in vetro multicolore erano già in voga in epoca romana e il termine “murrino” fu coniato dall’abate Vincenzo Zanetti nel 1878, la vera fortuna delle perle in vetro veneziane si deve al loro uso, tra il XV e il XX sec., come moneta di scambio nelle colonie, soprattutto africane, dove vennero introdotte dai paesi occidentali che ne controllavano la tratta degli schiavi e le attività di commercio. La perla murrina millefiori viene, infatti, ancora oggi chiamata in certi paesi “African trade beads”.
Tra le altre invenzioni della Ercole Moretti, ce n’è una, davvero poco conosciuta, ma dal fascino incredibile: quella delle “perle orientali”, che furono i primi a produrre in Italia. Negli anni ’30 in seguito al successo delle perle naturali d’ostrica, fioriva il commercio delle loro imitazioni, ma la loro “ricetta” era assolutamente segreta. La fortuna volle che a Norberto Moretti venne regalata una fiala della celebre “Essenza d’Oriente” con cui esse venivano create, una pasta a base delle scaglie iridescenti di un pesce, il ciprinide, proveniente dall’estremo oriente, che però andava diluita in un collante di cui i Moretti non conoscevano gli ingredienti. Dopo vari tentativi, il genio di provare a diluire in acetone pellicole cinematografiche si rivelò un successo e la produzione delle perle ebbe inizio. Davvero non si può immaginare un bijoux fatto di un materiale più romantico dell’Essenza d’Oriente e celluloide!
Oggi la Ercole Moretti, ancora guidata dalla famiglia Moretti, continua la sua produzione, completamente manuale, nella suggestiva sede di Murano, divisa tra vari edifici di archeologia industriale che la patina del tempo ha reso ancora più belli. Non si può che rimanere incantati dal laboratorio dove le “perlere” lavorano ogni perla a mano, dall’archivio storico, che conta migliaia di prodotti – dai bottoni, ai pomoli, ai fiori di vetro – catalogati in ordinate scatolette di cartone, dalla sala della canne, dove sono custodite le canne di tutti i colori, sino al vecchio laboratorio, l’officina dove si lavoravano le “perle orientali” attiva sino agli anni ’70, rimasta esattamente com’era nel dopoguerra e recentemente “recuperata” dalla famiglia che l’ha adibita a museo. I bijoux vintage della Ercole Moretti sono tra i più ricercati (meravigliosi quelli africani degli anni ’20 e i modelli etnici di fine anni ‘60) ed apprezzati dai veri intenditori, resi ancora più unici dalle incredibili favole veneziane che si celano dentro a ogni perla.
Il segreto
La Rosetta, bianca, blu e rossa, è la perla in vetro più famosa al mondo. Inventata da Marietta Barovier nel 1480 e destinata alle Colonie d’Africa, divenne la più richiesta e preziosa tanto che si dicesse avesse anche dei benefici poteri magici. Se volete saperne di più, vi consigliamo il bellissimo libro scritto da Gianni Moretti “Un secolo di perle veneziane e di prestigiosi manufatti in vetro” edito da Arcari Editori nel 2011, ricco di aneddoti, spunti e storie che non possono assolutamente andare perdute.
Info utili
Ercole Moretti
Fondamenta Navagero 42
30141 Murano, Venezia
Tel. +39 041 739083