Nel cuore dell’Alpago in provincia di Belluno, la più antica stella Michelin d’Italia, resa ancora più unica da una vista sul lago di Santa Croce difficile da dimenticare e dai prodotti della fattoria di famiglia da cui lo chef Riccardo De Prà trae ispirazione e linfa vitale per i suoi gustosi piatti.
Era il lontano 1921 quando la famiglia De Prà decise di costruire l’albergo e ristorante Dolàda, ai piedi dell’omonimo monte che sovrasta il piccolo paesino di Plois di Pieve d’Alpago, che nel 1969, grazie all’innovativa cucina di Enzo De Prà, conquista la stella Michelin che tutt’oggi il locale detiene.
Tre generazioni e molteplici rinnovamenti dopo, tra cui l’aver dato vita ad una fattoria con orto-vigneto dal nome Doladino, è il figlio Riccardo De Prà ad innescare una nuova rivoluzione. Forte di una grande passione per il cibo e i sapori autentici, dopo aver viaggiato per 15 anni tra le cucine di vari paesi, dalla Francia al Giappone, torna a casa con il sogno di trovare il suo “Santo Graal”, ovvero la “bontà assoluta”.
Prendo ispirazione ogni giorno da un meraviglioso territorio, sospeso tra le colline trevigiane e le Dolomiti, dove la biodiversità è ancora un valore tutto da scoprire.
(Riccardo De Prà, chef)
Così, Riccardo, spogliandosi via via di ogni sovrastruttura pensata per stupire, dà vita ad una cucina, che ha incantato mezzo mondo, dalla regina Elisabetta a George Clooney, dove i sapori classici, soprattutto quelli tipici del territorio dell’Alpago, vengono sublimati da una ricerca contemporanea ispirata dalla materia prima.
Basta fare un giro per la meravigliosa azienda agricola di famiglia – ammirarne i vigneti, le arnie, i tanti animali allo stato brado, come il rinomato agnello d’Alpago, o fare una passeggiata per i boschi incontaminati che la circondano, ricchi di selvaggina, funghi, profumi – per capire perché i piatti del Dolada sono così buoni.
Ne è un esempio una delle ricette simbolo di Riccardo, la “sua” carbonara: a base di spaghettini fatti in casa con grani antichi coltivati nella fattoria, il guanciale preparato a mano da papà Enzo, pecorino artigianale ed il tocco segreto di un tuorlo d’uovo cucinato alla perfezione grazie ad un segreto appreso in Giappone. Ma anche la “Dirty tartare” di cervo e tuorlo d’anatra, la cotoletta d’agnello, sino ai deliziosi spaghetti tiepidi al limone, tartare di salmerino e gamberi.
Un menù e un’originale carta dei vini, che comprende anche le ottime etichette naturali prodotte dal Dolada, dallo Sbreg orange al magnifico Pinot Nero, reso magico dall’atmosfera fiabesca che si respira nelle sale del ristorante con un décor nato, stratificando stili, ricordi, emozioni, in oltre 50 anni di vita intensamente vissuta.
Così, i materiali tipici delle case rurali di montagna sono accostati, con gran gusto, a dettagli contemporanei. Le assi di legno centenarie del pavimento si mescolano alla moderna resina, le lampade Splügen Bräu del ’61 di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos a sedie ultramoderne, mentre alla parete opere di artisti locali si alternano a quadri importanti, come la stampa di Chagall che Riccardo si è regalato alla nascita del primo figlio.
Anche la mise en place racchiude un segreto: i piatti sono tutti diversi, in quanto parte della collezione in divenire di preziose porcellane che Riccardo ama acquistare in giro per l’Europa.
A fare da cornice, uno splendido panorama sul Lago di Santa Croce, da cui si può godere in particolare prenotando il, richiestissimo, tavolo con vista sulla vallata, splendida al tramonto.
Da quest’anno il Dolada ha lanciato anche un’altra novità, per vivere appieno questa straordinaria meta gastronomica: 3 splendide e “sexy” suite per regalarsi un dopocena romantico o trascorrere una vacanza alla scoperta dell’Alpago e del vicino Cansiglio, grazie anche alle comode e-bike messe a disposizione dall’albergo.
Un’esperienza da fare assolutamente almeno una volta nella vita.
Il segreto
Poco lontano dall’hotel, circondata dai boschi dell’Alpago, si trova la “baita nel bosco” creata da papà Enzo, inizialmente come suo rifugio, e recentemente arricchita da Riccardo con vari “comfort” e dettagli di stile. Vero segreto, la trovate su Airbnb per un’immersione totale nella natura più incontaminata.
Info utili
Dolada
Via Dolada 21
32010 Plois di Pieve d’Alpago, Belluno
Tel. +39 0437 479141
Menù: 2 portate 65 euro, 3 portate 78 euro, 4 portate 88 euro, vini esclusi
Menù degustazione Alpago: 96 euro
Menù Caviale: 150 euro
