Alla scoperta del The St. Regis Venice
Il Contemporary Art Hotel più glam di Venezia
Fonte d'ispirazione per Monet nei primi del '900, rinnovato nel 2019 con un omaggio architettonico a Carlo Scarpa, e grazie alle collaborazioni con i più rilevanti artisti contemporanei, da Julian Opie a Ai Weiwei, The St. Regis Venice si conferma come uno degli art hotel più belli al mondo.
Una vocazione, quella per le avanguardie artistiche, che nasce da lontano, quasi fosse scritto nel suo romantico destino sin dal principio. The St. Regis Venice apre, infatti, nel 1895, l’anno di fondazione della prima Biennale Arte, con il nome di Gran Hotel Britannia. Da subito, diventa punto di riferimento per i più grandi artisti dell’epoca, da Monet a Turner, che dalle sue terrazze con vista su Punta della Dogana e la Basilica della Salute dipingeranno alcuni grandi capolavori.
Un legame sancito nel 2019, anno di completamento del maestoso restauro del celebre 5 stelle lusso che ha visto il restyling delle sue 130 camere, 39 suites, ristorante, due bar, e aree comuni all’insegna della più alta arte manifatturiera della Splendida Venezia, tra linee architettoniche ispirate a Carlo Scarpa, il più grande architetto veneziano, e decori di fine artigianato, in particolare vetro artistico di Murano e tessuti preziosi.
The St. Regis Venice è un punto di riferimento per l’arte contemporanea, ove non solo i nostri ospiti possono sentirsi a casa, ma anche gli artisti stessi che lo vivono ed abitano come un atelier creativo per opere site specific.
(Rafael Montalvo, Marketing Director)
La cornice ideale per ospitare “arte nell’arte”, dando vita ad un’unica, emozionante installazione che annulla i confini tra ospitalità ed esperienza culturale immersiva. The St. Regis Venice ha, infatti, siglato una serie di progetti con importanti curatori, gallerie e artisti protagonisti della scena dell’arte contemporanea internazionale, per offrire ai suoi ospiti e visitatori l’emozione di soggiornare in una vera e propria galleria d’arte.
Come l’ultima opera floreale creata in occasione del Natale 2022 dallo studio Mary Lennox di Berlino, fondato dalla flower artist Ruby Barber su ispirazione del nome della protagonista del libro The Secret Garden, che trasforma la realtà nella propria versione di “giardino segreto”.
Il 2022 ha visto nascere la collaborazione anche con la curatrice tedesca Gisela Winkelhofer, founder di Edition artCo, che ha selezionato alcuni importanti lavori che oggi si possono ammirare all’interno del The St. Regis Venice. A partire dalla scenografica Venice Runners 2022, quattro sculture metalliche di quasi tre metri di altezza visibili anche dal Canal Grande. Installate nella terrazza dell’hotel, sono state create dal londinese Julian Opie, famoso per le sue eleganti silhouette, tra cui il ritratto dei quattro membri della band dei Blur sulla cover del loro album “The Best of Blur”, oggi parte delle collezioni della National Portrait Gallery.
La passeggiata ideale nella “galleria d’arte” del The St. Regis inizia una volta giunti alla porta d’acqua dell’hotel. Da qui si accede alla Long Gallery ove, sui due lati, troviamo le sculture Burning Falls dell’artista belga Koen Vanmechelen che reinterpreta in marmo di Carrara e vetro di Murano i busti classici degli imperatori delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.
L’opera è parte del progetto Glasstress, di Berengo Studio, punto di riferimento in Laguna per l’eccellenza del vetro artistico soffiato a mano applicato all’arte contemporanea.
Proseguendo lungo il corridoio, troviamo un’altra scultura: è Paar Säule di Gregor Hildebrandt, artista tedesco conosciuto per le opere d’arte create con musicassette e materiale musicale analogico, una colonna composta da dischi, pressati e rimodellati, scovati in mercatini di Berlino.
Proprio di fronte, nel Gran Salone, accoglie gli ospiti il gigantesco White Chandelier opera dell’artista cinese Ai Weiwei in omaggio ai 1600 anni di Venezia, in collaborazione con Berengo Studio. Ai lati della sala, incorniciano il lampadario le meravigliose tele in seta del francese Olivier Masmonteil, dedicate ad altrettanti capolavori di Tintoretto.
La passeggiata si conclude con la sala per le mostre temporanee che ospita le istallazioni optical di Esther Stocker, artista italiana basata a Vienna, che ama creare suggestive illusioni ottiche geometriche di alluminio.
Queste sono solo alcune delle opere d’arte che abbelliscono ogni angolo dell’Hotel, comprese tutte le camere e suite, protagoniste dei molti eventi dedicati al mondo dell’arte contemporanea organizzati dall’Hotel per rendere ancora più speciale il soggiorno dei loro ospiti, sia per una vacanza, un drink all’Arts Bar o una serata speciale all’insegna dell’Arte e della Bellezza.
Il segreto
Guardando più attentamente, sono tanti i dettagli delle opere d’arte che vi coglieranno di sorpresa. Come i simboli che si nascondono nello Chandelier di Ai Weiwei, solo apparentemente un “normale” lampadario in stile Ca’ Rezzonico. Tra i suoi rami l’artista ha celato, infatti, tocchi di “ferocia contemporanea” come un paio di manette, granchi e persino una mano che alza un dito in segno di protesta.