I tesori dell’isola di San Giorgio a Venezia

Anticamente chiamata “l’isola dei cipressi”, San Giorgio Maggiore è una delle isole più ricche di storia della laguna veneziana. Situata proprio di fronte a San Marco, un tempo vi sorgevano un mulino, di proprietà del Doge, vigneti e orti rigogliosi che servivano di prodotti freschi i mercati e le locande di Venezia. Protagonista di opere magnifiche tra cui le celebri vedute del Canaletto o di Monet, che la ritrasse al crepuscolo, l’isola diventò sede di un importante monastero benedettino ma deve senza dubbio la sua fama all’omonima basilica rinascimentale progettata dal Palladio. Qui nel 1951, con grande spirito visionario, Vittorio Cini decide di collocare l’omonima Fondazione dedicata al figlio Giorgio, improvvisamente scomparso in un incidente aereo a Cannes.
La Fondazione Cini, primo esempio italiano di istituzione umanistica creata in un periodo storico in cui scienza e tecnica erano assolute protagoniste del dibattito culturale nazionale, si è fatta carico del recupero e della conservazione dell’immenso patrimonio artistico e storico che caratterizza l’isola. Centro studi, spazio di ricerca e di confronto, la Fondazione è diventata nel tempo un’istituzione culturale multidisciplinare di rilievo internazionale stimolando un turismo virtuoso sull’isola attraverso la creazione di un sistema di accoglienza e di servizi ad hoc, gestiti da D’Uva, che prevedono ben quattro emozionanti itinerari videoguidati.
San Giorgio è facilmente raggiungibile dalla Giudecca, attraversando il bacino di San Marco con il vaporetto numero 2. La visita completa inizia con la salita sul Campanile di San Giorgio che, con i suoi 75 metri di altezza, offre una veduta panoramica davvero ineguagliabile sulla città e sulla laguna. Da qui si passa al complesso monumentale sede della Fondazione con la sua straordinaria Biblioteca storica, che insieme alla Marciana è la più importante di Venezia, dove sono conservati manoscritti Quattrocenteschi e codici miniati dei monaci benedettini oltre a una ricchissima collezione di volumi di storia dell’arte. L’aula deve la sua configurazione attuale all’intervento di Baldassarre Longhena che la ricostruì nel 1641, dopo la trasformazione del complesso da parte del Palladio. I libri vennero riuniti nella sala tra i due chiostri, caratterizzata dal soffitto con volta a botte decorata dai manieristi Filippo Gherardi e Giovanni Coli (i cosiddetti maestri lucchesini) e una scaffalatura a doppio ordine successivamente rimossa e conservata al Liceo Marco Foscarini.
I due magnifici chiostri interni al convento e l’imponente scalinata, disegnata sempre dal Longhena, preludono a un’altra meraviglia: il Labirinto Borges, affascinante ricostruzione del giardino-labirinto costruito dall’architetto Randoll Coate in onore dello scrittore argentino. Il labirinto, lungo 1150 metri, è composto da 3250 piante di bosso che riproducono il nome di Borges e rappresenta uno dei temi centrali dell’immaginario dell’autore. Ispirato al racconto “Il giardino dei sentieri che si biforcano” del 1941, visto dall’alto il giardino-labirinto ha la forma di un libro aperto dove, su un corrimano, gli ipovedenti (Borges morì cieco) possono orientarsi verso l’uscita e, nel contempo, leggere il racconto.
All’interno del “bosco” della Fondazione Cini si trovano anche le Vatican Chapels, dieci cappelle progettate da altrettanti architetti internazionali per la Biennale Arte 2018, e una selezione di opere originali di artisti come Carsten Höller, Julião Sarmento e Marina Abramović che costellano il giardino trasformandolo in un vero padiglione all’aperto. Tutte le videoguide funzionano con la tecnologia touch capace di creare un’esperienza davvero unica per il visitatore grazie a contenuti speciali come foto, video e interviste originali. Per un break gourmet è possibile sostare al San Giorgio Cafè, il nuovo spazio di ristoro voluto dalla Fondazione Cini e curato dal celebre Chef palermitano Filippo Lamantia su progetto di D’Uva. Con un poetico affaccio sul porticciolo dell’isola, il Cafè è perfetto per una colazione veloce, un pranzo sfizioso o un aperitivo davvero romantico con vista su uno degli skyline più fotografati al mondo!
Info utili
Fondazione Cini Onlus
Isola di San Giorgio Maggiore
30133, Venezia
Tel. +39 041 271 0211
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