Arte&Stile

San Pantalon: la tela più grande al mondo e altri segreti

di Lavinia Colonna Preti
San Pantalon: la tela più grande al mondo e altri segreti — Veneto Secrets

La parrocchia più piccola di Venezia, quella di San Pantalon, custodisce la tela pittorica più grande del mondo. Una delle Chiese più antiche della città, citata per la prima volta in un privilegio di papa Alessandro III del 1161, venne più volte rimaneggiata sia nell’architettura che nei decori interni, fino alla fine del ‘600 quando l’architetto trevigiano Francesco Comin ne ruota l’orientamento di 90° dandole l’aspetto odierno.

Quello che colpisce appena entrati, che stride con la facciata incompiuta di mattoni a vista, è il meraviglioso dipinto sul soffitto di ben 443 metri quadrati che a prima vista potrebbe sembrare un affresco, ma che in realtà è un’immensa unica tavola composta da 44 tele unite fra loro.

San Pantalon: la tela più grande al mondo e altri segreti — Veneto Secrets

L’autore è il pittore veneziano Gian Antonio Fumiani, frequentatore della parrocchia, che iniziò l’opera alla non giovane età di 44 anni. L’artista impiegò ben 24 anni, dal 1680 al 1704, per portare a termine questo incredibile capolavoro in cui diede il meglio della grande esperienza pittorica prospettica che aveva acquisito nei suoi precedenti lavori come scenografo teatrale.

L’opera racconta la morte e l’assunzione al cielo di San Pantaleone di Nicomedia in Bitinia, medico e martire fra il 305 e il 310 d.C., durante le persecuzioni ai Cristiani volute da Diocleziano, a seguito di accuse di magia e delle inspiegabili guarigioni da lui compiute.

San Pantalon: la tela più grande al mondo e altri segreti — Veneto Secrets

Ma la chiesa racchiude almeno altri due segreti che vale la pena raccontare. La prima riguarda la storia del bellissimo crocefisso in legno dorato situato sopra l’altare centrale, datato tra il 1335 e il 1345, che venne saccheggiato insieme ad altri oggetti durante la Seconda Guerra Mondiale. Pare addirittura che fosse entrato in possesso del gerarca nazista Hermann Goering, grande appassionato d’arte italiana, e poi passato nelle mani di vari privati fino a quando il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, grazie a una segnalazione, lo ha individuato nel 2o12 presso una casa d’aste di Colonia – pare che il valore di mercato sarebbe oltre i 700.000 euro – che ha quindi deciso di restituirla al Patriarca di Venezia.

Un’altra curiosità è la pala di San Pantalon, che si trova nella seconda cappella di destra, dipinta da Paolo Veronese nel 1587 e che è, quindi, considerata l’ultima opera di Paolo Veronese che morirà l’anno seguente a causa di una polmonite.

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Chiesa di San Pantalon

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