Si dice che i capolavori si riconoscono perché non invecchiano con gli anni, anzi acquistano valore e bellezza.
E’ quello che accade alle macchine per scrivere portatili firmate Olivetti, passate da oggetto d’uso comune, presenti in ogni scrivania da lavoro del dopoguerra, ad essere esposte nella collezione permanente di design del Museum of Modern Art di New York.
Adriano Olivetti entra nell’azienda creata dal padre Camillo nel 1926 come operaio, nel 1932 ne diventa direttore e subito si dedica alla progettazione della MP1, macchina per scrivere dal design innovativo che pesa meno di un terzo del modello precedente.
Adriano Olivetti è un imprenditore visionario che da vita a una realtà d’impresa davvero rivoluzionaria per l’epoca. Allestisce nello stabilimento una fornitissima biblioteca per i dipendenti, organizza con regolarità conferenze e concerti e la fabbrica stessa diventa interscambio continuo tra intellettuali, scrittori e artisti che trasferiscono questa effervescenza culturale anche nel design dei prodotti.
Abbiamo portato in tutti i villaggi le nostre armi segrete: i libri, i corsi, le opere dell’ingegno e dell’arte. Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere.
(Adriano Olivetti)
Nel 1950 la MP1 viene sostituita dalla mitica Lettera 22, progettata da Giuseppe Beccio e disegnata da Marcello Nizzoli, che diventa un vero e proprio fenomeno di massa arrivando ad essere prodotta in 200.000 unità all’anno e a vincere il prestigioso premio Compasso d’Oro per il miglior design industriale. Nel 1963 viene presentata la Lettera 32, sua erede, con prestazioni ancora migliori.
Ma il vero modello cult per gli amanti del Bello è la portatile Valentine, disegnata da Ettore Sottsass e Perry King nel 1968 in un colore rosso fiammante, rosso Valentine appunto. La prima macchina interamente in plastica, rimarrà nella storia della moda anche grazie la foto di Brigitte Bardot paparazzata nel 1969 all’uscita di un albergo che indossa una Valentine proprio come fosse una borsa.
Questi e altri modelli di macchine per scrivere, video e manifesti pubblicitari Olivetti sono protagonisti della mostra “Design e cultura secondo il pensiero di Olivetti”, parte di [e]Design Festival a cura di Luciano Setten e Cappelli Identity Design, con la collaborazione di Fondazione Adriano Olivetti e Associazione Archivio Storico Olivetti, allestita presso il Museo Santa Caterina a Treviso.
Info utili
[e]Design Festival
Archivio Storico Olivetti
Mostra aperta al pubblico fino al 20 giugno 2021
Ingresso gratuito