Aida di Verdi con la regia di Stefano Poda all'Arena di Verona: andiamo alla scoperta del “dietro le quinte” dell’opera più glam del momento, tra artisti internazionali, abiti haute couture, maestria artigiana e consigli “secrets” su come viverla.
L’opera Aida fu commissionata nel 1869 a Giuseppe Verdi da Isma‛il Pasha Quinto sovrano e primo khedivè d’Egitto, pare per celebrare l’apertura del Canale di Suez, ed è basata su un soggetto originale dell’archeologo francese Auguste Mariette, fondatore del Museo Egizio del Cairo.
Il compositore italiano declinò inizialmente la proposta tanto che il suo rifiuto diede il via ad una vera e propria missione diplomatica internazionale che alla fine lo constrinse ad accettare, con cachet milionario, alla condizione di avere totale libertà, anche di budget, sull’allestimento e sulla scelta del cast.
La storia è quella di un mondo in guerra, Aida è uno spettacolo interdisciplinare universale che termina con un messaggio di pace da consegnare al futuro.
(Stefano Poda, regista)
Aida debuttò al Cairo il 24 dicembre 1871, riscuotendo grandi consensi di pubblico, estasiato nel seguire le vicende della figlia del re etiope, fatta schiava e deportata in Egitto, dove s’innamora del comandante delle truppe egiziane Radames.
Centocinquanta anni dopo la prima rappresentazione, a sconvolgere i dogmi del capolavoro verdiano in occasione del 100° Arena di Verona Opera Festival è Stefano Poda, regista che ha firmato, con il coraggio dei veri artisti che non temono difficoltà o giudizio, anche scene, costumi, luci e coreografie dell’opera.
Per farlo, ha messo a frutto il suo trentennale studio di tecniche nel campo dell’architettura, della pittura, della scultura, della sartoria e della letteratura dando vita ad uno spettacolo, ricco di simbolismi, che potesse innescare un crescendo di emozioni tra musica, movimento e forme plastiche.
Così, in un evento mediatico di proporzione planetarie che ha fatto raggiungere ad Aida e all’Arena di Verona un record assoluto di spettatori, condivisioni e post social, il tempio egizio ha lasciato il posto ad una gigantesca mano meccanica che simboleggia il potere di cui è dotato l’uomo, le sue colonne a mani di metallo disposte in semicerchio (che ricordano gli arti amputati dei nemici ritrovati in antiche tombe) e le sfingi a simulacri di astronavi. A completare la scena, un pavimento a specchio che riflette abiti e movenze degli artisti e delle oltre 200 comparse che animano il set in un crescendo vertiginoso.
Il costume non veste, è il personaggio stesso.
(Stefano Poda, costumista)
Sul palco della prima, il soprano Anna Netrebko (Aida) e il tenore Yusif Eyvazov (Radamès), power couple dell’Opera anche nella vita, insieme all’Orchestra e dal Coro della Fondazione Arena diretta da Marco Armiliato.
Meravigliosi i costumi, vere e proprie opere di haute couture, concepite su disegno di Stefano Poda e realizzati da artigiani d’alta sartoria. Dai magnifici completi bianchi con magline effetto seconda pelle stampate con disegni egizi, alle giacche e mantelli fatte con centinaia di specchi a mosaico, sino ai meravigliosi vestiti in prezioso plissè rosso con bustini e copricapi in maglia metallica, c’è da sperare che l’Arena proponga una capsule collection o una sample sale dei sogni dove poterli acquistare.
Per rendersi conto, voyeur di bellezza per una sera, della magnificenza di abiti e scenografie, si può accedere all’Arena con ampio anticipo e godersi il fermento pre-show. Oppure, si può prenotare come corporate experience il Backstage VIP Pass per accedere al dietro le quinte prima di uno spettacolo, una delle esperienze speciali organizzate in occasione del 100° Arena di Verona Opera Festival.
“Nascosta” tra gli antichi corridoi a volta dell’Arena, vi si svelerà innanzi una città nella città, fatta di tante stanzette occupate dai camerini degli artisti, botteghe artigiane di ogni genere, dalla sartoria al calzolaio, e sale trucco, abitate da artigiani, tecnici e comparse impegnate nelle ultime prove.
E poi, la magia assoluta, quegli attimi prima dell’andata in scena che si vorrebbero fermare nel tempo per riviverli ancora ed ancora: gli accessi al palcoscenico si popolano di ballerini, i soldati del faraone si accodano nelle gallerie come le truppe di Guerre Stellari, e Aida e Radames, moderni gladiatori, entrano nell’Arena per lo spettacolo più affascinante di sempre che, grazie all’anima polimata e romantica di Stefano Poda, consacra l’Aida nell’eternità.
Prossime date prenotabili dell’Aida 2 / 18 / 23 agosto e 3 / 8 settembre.
Il segreto
Maria Callas debutta in Italia proprio all’Arena, il 2 agosto 1947 come protagonista de La Gioconda ed è da qui che prenderà il via la sua magnifica carriera. Il 100° Arena di Verona Opera Festival ricorda la Divina con la mostra “100 volte Callas”, visitabile fino al 30 agosto alla Gran Guardia.
Grazie a Heads Collective per le foto di palcoscenico.
Info utili
Per info sui prossimi spettacoli dell’opera Aida e le Experience speciali:
Arena di Verona
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