Arte&Stile

Dal tramonto all’alba tra la Salute e le Zattere

di Lavinia Colonna Preti
Dal tramonto all’alba tra la Salute e le Zattere — Veneto Secrets

La passeggiata dalla Basilica della Salute lungo le Zattere sino a San Basilio è un viaggio attraverso l’anima di Venezia che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita: l’unica che consente di passeggiare “diritti” per quasi 2 km, esimendoci dal classico zig zag lagunare per calli e ponti, e che attraversa tutte le epoche della città “sull’acqua” regalandoci spunti per storie davvero straordinarie.

L’avventura inizia in uno degli hotel più belli di Venezia, anche se hotel non è sicuramente la parola più adatta; piuttosto una residenza privata adibita con mirabile maestria dai fratelli Campa a luogo di dimora per gentiluomini e gentildonne di fortuna scesi nella città lagunare. Si tratta di Ca’ Maria Adele, un palazzo del ‘500 arredato con un avvolgente decor che omaggia la storia di Venezia e le sue notti d’Oriente e un servizio degno di una residenza reale. Da lì, dopo aver fatto colazione in una delle camere più sexy del pianeta, la Sala Noir, si prende Calle del Bastion sino ad arrivare poco dopo all’ex Abbazia di San Gregorio che, dopo l’arrivo di Napoleone, fu adibita a officina della Zecca per la raffineria dell’oro. L’antico chiostro è normalmente aperto, di solito ospita mostre temporanee, e vale decisamente una visita.

Dal tramonto all’alba tra la Salute e le Zattere — Veneto Secrets

Da qui si seguono le indicazioni fino al Museo Peggy Guggenheim. La pausa è d’obbligo per conoscere la storia di questa eclettica mecenate: ereditata una fortuna dal padre morto nel disastro del Titanic, raccoglie una delle collezioni di opere d’arte, con indiscusso fiuto, più grande della storia. Entrate anche solo per ammirare l’Impero delle Luci di René Magritte, viaggio onirico tra la notte e il giorno: coesistenza in un ossimoro impossibile che inquieta ed induce a pensare oltre. Al Guggenheim si trova anche il celebre cafè e uno dei bookshop museali più belli al mondo dove vale la pena regalarsi un ricordo di Venezia (a questo punto, se avete voglia di fermarvi per il pranzo, potete andare Ai Gondolieri).

Da lì la passeggiata procede e si prendono le Fondamenta Bragadin per giungere finalmente sul lungomare delle Zattere che prende il nome dalle chiatte, appunto, che arrivavano con il legname dalle montagne venete, oppure, da quelle, rifacendoci al mito, che sarebbero state usate, con grande acume tattico, attorno all’anno 810 per sconfiggere l’attacco del figlio di Carlo Magno contro Venezia. Se guardate verso destra, vedrete l’Hotel La Calcina. E’ stato uno dei primi “caffè letterari” d’Italia, frequentato abitualmente dalla metà dell’800 in poi da artisti d’ogni sorta e nazionalità, da Ippolito Caffi a Domenico Fabris, da Luigi Borro a John Ruskin… Pensate che era soprannominato “La Piscina” perché proprio di fronte si trovava la stazione balneare piscina Passoni, Venezia ne era piena, in realtà uno spazio recintato nell’acqua, rimasta in esercizio fino agli anni ’60 del secolo scorso.

Dal tramonto all’alba tra la Salute e le Zattere — Veneto Secrets

Proseguendo, è un must la pausa amarcord alla Gelateria Nico. Una delle più antiche d’Italia, aperta negli anni ’20, è diventata famosa per il suo Gianduiotto, gelato al gianduia al bicchiere affogato nella panna montata, che ci incanta ancora oggi per quella sua atmosfera rassicurante da pontile americano anni ’50 con i lampioni vintage e le sedute in fili di plastica intrecciata. Passata la gelateria, se girate leggermente a destra dopo il ponte, potete vedere lo Squero San Trovaso, uno dei più antichi e caratteristici Venezia, dove ancora oggi si costruiscono e riparano le gondole. Di fronte si trova uno dei bacari (tipici bar locali) più amati dai veneziani, dal nome appunto Al Squero.

A questo punto dovrebbe essere arrivata l’ora dell’aperitivo e potete scegliere tra uno spritz da vero veneziano Al Chioschetto, lasciandovi cullare dalle barche che scorrono lentamente lungo il canale della Giudecca, oppure fare una pausa più cosmopolita e meno affollata al cocktail bar del nuovo hotel Palazzo Experimental. Vale comunque una veloce visita per ammirare il progetto di interni che ha trasformato in chiave art deco la sede storica della Compagnia Navale Adriatica ed uno dei palazzi più iconici della città. A pochi metri, si trova uno dei negozi più affascinanti di Venezia, il Mercante di Venezia, dove si possono trovare vere chicche di antiquariato nautico (impossibile non acquistare anche un piccolo oggetto appartenuto ad uno dei tanti velieri che hanno solcato le vie dei mari verso l’Oriente!) e assaporare un’atmosfera davvero unica.
Arrivati sino a qui, prendetevi del tempo per ammirare di fronte a voi il gigantesco Mulino Stucky, fabbrica-mulino inaugurata nel 1897 dell’imprenditore Giovanni Stucky, all’epoca l’uomo più ricco di Venezia, nello stile neogotico industriale tipico dei paesi germanici. Oggi sede dell’Hotel Hilton, è un romantico monito sulla caducità della, spesso ironica, ruota della vita e al tramonto offre una delle viste più belle di Venezia.

Da qui si può arrivare in pochi minuti in Piazzale Roma oppure alla Stazione di Santa Lucia. Se siete fortunati, invece, prenotate la seconda notte al Metropole Hotel e preparatevi a visitare la zona di Castello e dell’Arsenale di Venezia. Ma questa è un’altra storia da raccontare.

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