Verona, splendida città murata, è sinonimo di Arena e dei suoi magnificenti spettacoli al chiaro di luna, oltre che di romantici bistrot e ristorantini lungadige con vista. Andiamo alla scoperta di cosa vedere in un weekend e delle sue location ed eventi più “secrets”.
Quest’estate, tra le esperienze più esclusive che si possano fare al mondo, ideata in occasione del 100° Arena di Verona Opera Festival nasce The Star Rooftoop Experience, una terrazza panoramica situata nell’ala più elevata dell’Arena, sopravvissuta al terremoto del 1117 e da sempre suo simbolo dell’anfiteatro, che è stata trasformata in un romantico ristorante di soli 6 tavoli con vista su Piazza Bra.
In questa location da sogno, prima dell’opera, 24 fortunati ospiti possono coccolarsi con un aperitivo e una cena “stellari” orchestrati da Mattia Bianchi, Executive Chef del Ristorante Amistà, una stella Michelin dal 2020. A seguire, si viene accompagnati in prima fila per assistere allo spettacolo, godendo anche di un esclusivo servizio drink cortesia (prossime serate prenotabili Agosto 2, 3, 5, 12, 23, 24, 25, 26, 31, Settembre 1, 2, 3, 7, 9).
Bella cosa vi è da vedere l’Arena, cioè lo Anfiteatro assai più intiero che il Coliseo di Roma, dove si facevano le cacce, e si rappresentavano a diletto del popolo diversi giuochi.
(Andrea Minucci, Descrizione di un viaggio da Venezia a Parigi, XVI sec.)
E per proseguire in grande stile si può soggiornare a Vista Palazzo Verona, l’unico boutique hotel 5 stelle lusso della città con terrazza panoramica, SPA e piscina.
Oppure, a pochi metri da Piazza Bra, in Corso di Porta Nuova, potete scegliere tra altri 2 alberghi che continueranno a farvi sognare, anche una volta lasciata l’Arena. Se amate le atmosfere dei grand hotel, Hotel Indigo Verona – Grand Hotel Des Arts unisce lo stile Liberty con i simboli della Città dell’Amore. In occasione dell’anniversario dell’Arena di Verona Opera Festival, oltre ad esporre vari cimeli legati alla storia della lirica, l’hotel ha anche creato una carta di cocktail che omaggia le opere più famose, come l’Ethiopian Princess.
Per chi, invece, ama i design hotel, l’Hotel Trieste è decorato esclusivamente con pezzi di design originali “da museo”, come il MoMA e il Met, o vincitori di premi internazionali e, novità dell’estate 2023, ha appena inaugurato 2 nuove suite “La Leoparda” e “Il cielo in una stanza”, belle come una scenografia di un’opera rock.
Il mattino dopo, si può andare a visitare una delle case museo più suggestive d’Italia: Palazzo Maffei, affacciato su Piazza delle Erbe, che è, innanzitutto, la storia di un grande imprenditore, Luigi Carlon, fondatore della Index Spa e oggi presidente della Fondazione Carlon Palazzo Maffei.
Carlon ha messo insieme negli anni una collezione straordinaria con centinaia di opere che vanno dall’archeologia greco-romana fino all’arte contemporanea e che oggi, dopo aver cercato a lungo una dimora adatta a loro, sono esposte nel seicentesco Palazzo Maffei con un raffinato allestimento curato da Gabriella Belli e lo studio Baldessari e Baldessari.
A pranzo, a soli 5 minuti a piedi, ci si può recare in zona Via Sottoriva, popolata di deliziosi ristorantini, e prenotare un tavolo all’Antica Amelia Bistrot nel dehors dal gusto british-coloniale. Regno di Micol Zorzella, chef ed anche arredatrice del bellissimo locale, tra elefanti portafortuna e ricette della nonna filtrate da tanti viaggi in giro per il mondo, si deve assolutamente assaggiare la Pepe&Cacio, il Manzo all’olio e La Cremeria, gelato alla vaniglia da farcire a piacere con granella di cioccolato, meringhette o M&M’s.
Il pomeriggio si può fare shopping tra le botteghe del centro o, a pochi chilometri, visitare Maison Vicentini, regno onirico del design reused. Un atelier delle meraviglie unico in Veneto, è situato in un ex opificio degli anni ’20 e si possono trovare pezzi unici d’antan restaurati, abiti vintage e originali idee regalo.
La sera, si può fare l’aperitivo alla Bottega del Vino, dal ‘500 baluardo scaligero del buon bere, e prenotare la cena all’Osteria la Fontanina, nel quartiere di Santo Stefano, in quella che un tempo era la zona degli artisti, cuore bohémien della città.
Il mattino dopo vale una visita il Museo di Castelvecchio, situato nell’omonimo castello medievale, stupendo centro espositivo restaurato dell’architetto Carlo Scarpa e considerato uno dei suoi massimi capolavori. Quasi di fronte, si trova la Locanda di Castelvecchio, istituzione indiscussa di Verona e custode delle sue tradizioni culinarie più autentiche con la bellissima boiserie d’epoca e l’affascinante veranda ottocentesca.
Oppure, potete regalarvi una gita fuoriporta a mezz’ora dal centro di Verona, magari prenotando una degustazione alla Tenuta Serego Alighieri, incastonata tra i vigneti della Valpolicella, dove nascono alcuni dei vini più prestigiosi al mondo come l’Amarone. Dimora dei discendenti del sommo poeta Dante Alighieri, è location d’elezione delle Masi Wine Experience, tra passeggiate a cavallo e assaggi d’autore.
Poco distante a San Pietro in Cariano, per un soggiorno da favola, si trova Ludwig House, villa palladiana del XVI sec. Ispirata a Ludwig di Baviera, il rivoluzionario dell’estetica, è concepita come la dimora con piscina di un moderno esploratore ed arredata con oggetti e mobili fantastici provenienti da tutto il mondo.
Da lì, è un attimo arrivare al Lago di Garda e soggiornare nei luoghi cari a Maria Callas, che a Verona ha vissuto per molti anni, continuando a farsi trasportare dalla promessa del sogno romantico della Città dell’Amore di Aida e di Tosca.
Il segreto
L’Arena di Verona in origine era ornata da statue nell’anello più alto, quasi completamente crollato a seguito del violento terremoto che ha colpito la città nel 1117. I suoi abitanti utilizzarono le pietre ed i detriti dell’Arena per ricostruire le proprie case distrutte dal sisma.