In bicicletta dal Lido di Venezia a Pellestrina
La Ciclovia delle isole di Venezia porta alla scoperta del Lido di Venezia e di Pellestrina, isole che proteggono la Laguna di Venezia dal mare. Attraversarle significa viaggiare nel tempo, ammirando il lusso della Belle Époque lungo i viali del Lido prima, e lo stile di vita semplice dei pescatori nell’isola di Pellestrina poi. Pedalando lungo i 12 km di lunghezza di ciascuna delle due isole, si possono esplorare con calma in tutta la loro autenticità.
La prima tappa della ciclovia, partendo da Venezia, é proprio il Lido, nota ai più per la celebre Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che ogni anno tra la fine di agosto e gli inizi di settembre richiama in laguna le stelle del jet-set. L’isola del Lido è raggiungibile con il vaporetto da Venezia o con il Ferry Boat dal Tronchetto, che carica autobus, macchine e bici, e salpa ogni ora. Si può arrivare con le proprie biciclette o noleggiarle vicino alla fermata del vaporetto nel Gran Viale S. Maria Elisabetta, dove c’è a disposizione un’ampia scelta di mezzi.
Una volta approdati, colpiscono gli splendidi edifici in Stile Liberty, testimonianza dei grandi fasti dei primi anni del ‘900 che fecero ribattezzare il Lido come “Isola d’oro”. Simboli principali di quest’epoca sono il Grande Albergo Ausonia & Hungaria, ricoperto di maioliche e bassorilievi policromi, l’Hotel Excelsior, palazzo moresco destinazione amata di celebrità e personaggi famosi come lo scrittore Goethe, che proprio al Lido narrò di aver visto il mare per la prima volta, o il Grand Hotel Des Bains, ormai chiuso, dove Thomas Mann, suo usuale frequentatore, vi ambientò il racconto de “La morte a Venezia”.
La curiosità. L’eleganza dell’isola fu fonte di ispirazione per il celebre cabaret parigino Lido de Paris, fondato nel dopoguerra, il cui arredamento e decori si ispirano proprio a quelli del Lido di Venezia.
Attraversato il cuore vivo dell’isola, la zona che circonda il Gran Viale, si prosegue verso la spiaggia dove si possono ammirare le tipiche capanne, ovvero le colorate cabine spogliatoio con veranda esterna, che i veneziani storicamente noleggiano per la stagione estiva.
Proseguendo verso sud la spiaggia attrezzata lascia posto ai Murazzi, una zona di spiaggia libera che costeggia una diga in pietra d’Istria costruita nel 1700 dalla Repubblica di Venezia per difendere le isole dall’erosione del mare. Il consiglio è percorrere i murazzi, godendo del mare da un lato e della natura selvaggia dall’altro, fino a raggiungere il borgo di Malamocco, uno dei più antichi insediamenti lagunari, dove si respira una atmosfera tipicamente veneziana. Qui è obbligatorio fermarsi a mangiare un cicchetto alla tipica trattoria al Ponte di Borgo, per gli amici da “Mauretto” o sotto la pergola della trattoria da Scarso, frequentata in passato da personaggi illustri quali Federico Fellini o Hugo Pratt, che la citò in Corto Maltese, ed ancora oggi dal suo epigono Lele Vianello.
Continuando verso sud si raggiunge l’estremità meridionale del litorale, dove oltre gli storici Bagni Alberoni, in un tratto di spiaggia selvaggio e protetto dal WWF, si trova la spiaggia tipica dei lidensi, caratterizzata da un’atmosfera selvaggia quasi hippie, suggellata dal chiringuito Macondo, ultimo ristoro prima di traghettare a Pellestrina. Arrivati in quest’ultima invece, ci si può fermare per una sosta all’Agriturismo Le Valli nella località di Santa Maria del Mare, poco distante dall’approdo del ferry boat.
Il primo paese che si incontra pedalando lungo l’isola, è S. Pietro in Volta, fatto da casette colorate, giardini e balconi fioriti, con la chiesa settecentesca attorniata da case di pescatori e da orti che si affacciano in laguna. Da qui al paese di Pellestrina si può pranzare in locali storici come il ristorante da Celeste o l’osteria la Rosa per gustare del buon e fresco pesce locale godendo della vista delle calme acque lagunari. Pedalando all’ora di pranzo colpisce proprio il costante profumo di pesce che esce dalle case e dai ristoranti. La miriade di pescherecci parcheggiati lungo le sponde testimonia come la pesca sia ancora la base dell’economia dell’isola. Per chi volesse provare, è sufficiente passeggiare lungo la spiaggia, che qui é lasciata libera, per raccogliere decine di vongole, anche chiamate “caparossoi” in dialetto veneto.
Superando anche il paese di Pellestrina, si lasciano alle spalle le donne che sulla porta di casa ricamano i merletti con il tombolo, per ritornare verso la natura selvaggia ed i murazzi in pietra d’Istria lasciati prima al Lido di Venezia. Pedalando lungo quest’ultimi, in una stretta corsia di pietra tra mare e laguna, si raggiunge l’estremità dell’isola, Ca’ Roman, una riserva naturale di 40 ettari che costituisce uno degli ambienti dunali più integri dell’alto Adriatico, famoso soprattutto per la sua ricchezza faunistica. Migliaia di uccelli infatti scelgono quest’area in autunno e primavera come sosta durante la migrazione, per riprodursi e rifocillarsi prima di ripartire per mete lontane.
Con più tempo a disposizione, si può prendere da qui un vaporetto o il tipico bragozzo Ulisse e raggiungere Chioggia attraversando l’ultima bocca lagunare. Percorrendo invece Pellestrina ed il Lido a ritroso, verso nord, si pedala accompagnati dalla vista di allevamenti di mitili e palafitte di ittiturismo che emegono dalle acqua, con alle spalle il tramonto su Venezia. In una giornata limpida é possibile ammirare perfino la sagoma de Colli Euganei e le Dolomiti, magari ancora innevate, svettare dietro il campanile di San Marco.
Il tragitto del ferry boat, che riporta al Tronchetto attraversando il Canale della Giudecca, permette di salutare Venezia suggellata dall’ora d’oro, quella del tramonto, che la rende ancora più magica. Si ritorna in città entusiasti per questo viaggio alla scoperta della Venezia più autentica, quella delle isole che la proteggono dal mare, dove il rapporto fra uomo e laguna è ancora forte, quasi viscerale e dove il tempo sembra essersi fermato al secolo scorso.
Info utili
Partendo da Venezia, si arriva al Lido con le linee di vaporetto 5.1, 5.2 e 6 da piazzale Roma e dalla stazione ferroviaria, 17 dal Tronchetto, oppure con la linea 1 da una delle fermate lungo il Canal Grande (orari nel sito Actv).
Per i passeggeri che non hanno la tessera Venezia Unica, il costo del biglietto è 7,50 euro a tratta per persona e 1 euro a bici.
Percorrendo l’intero ciclo conviene acquistare un biglietto giornaliero (20 euro a persona).