La Caorle segreta, tra storie di mare e antiche leggende
Tra le mete più pittoresche della riviera veneta, a cui anche Ernest Hemingway dedicò pagine di intensa bellezza, Caorle mantiene intatto il fascino dei paesini di pescatori che si affacciano sull’Adriatico. Parte dei Borghi Marinari Storici d’Italia, si trova a nord-est della Laguna di Venezia ed è nota per il suo vivace centro storico pieno di casette colorate e ristorantini di pesce che abbracciano il porto, da secoli cuore pulsante della cittadina. Tra i tanti fatti storici che la vedono protagonista della nascita della Repubblica Veneziana, Caorle custodisce ancora i suoi segreti, timidamente nascosti tra mura antiche, suggestive callette e scogli cesellati dal mare e dall’uomo.
Alla fine della scogliera da cui inizia la Spiaggia di Levante si trova il Santuario della Madonna dell’Angelo, edificato nel 1751 sui resti dell’antica chiesetta in legno dedicata a San Michele e risalente al VI o VII secolo. Al suo interno è conservata la statua di una Madonna con Bambino, protettrice dei pescatori e protagonista di una curiosa leggenda. Si racconta infatti che la statua sia stata trovata in mezzo al mare da un gruppo di pescatori che la videro galleggiare nonostante il pesantissimo basamento in marmo. Trainata a riva, nessuno riuscì a spostarla, tranne un gruppo di bambini che la portarono al Duomo da cui scomparve la notte stessa per riapparire inspiegabilmente nella chiesetta sul mare che oggi porta il suo nome. Meta di pellegrinaggi e devoti da ogni parte del mondo, oggi il Santuario è uno dei monumenti più importanti della cittadina.
Da qui parte una bellissima promenade sul mare che, in un poetico incontro tra la forza della natura e l’arte dell’uomo, conduce al centro storico. Qui, in quella che è stata chiamata Scogliera Viva, da più di vent’anni artisti da tutto il mondo lasciano il proprio segno sulle rocce, da cui emergono soggetti scultorei, aforismi e bellissime e incisioni affidati all’incessante opera del tempo. Queste opere d’arte a cielo aperto, ricavate dai massicci blocchi di pietra che proteggono il Borgo dal mare, danno vita a una delle passeggiate più emozionanti del litorale.
Cuore del centro storico, il porto peschereccio fa da teatro a un rituale che si tramanda da generazione a generazione: durante il pomeriggio i pescatori che rientrano dal mare ormeggiano le barche e, con cura e maestria secolare, lavano le reti e le riparano, preparandosi ad una nuova uscita il giorno successivo. Gestito da due fratelli, Stefano e Fabio, Al Fogher è l’indirizzo perfetto per gustare pesce freschissimo (nonché la griglia migliore di Caorle) immersi in un’allegra atmosfera marinaresca fatta di arredi e dettagli in stile, magari prenotando un tavolo sulla terrazza vista mare o nel bel giardino esterno. Per chi preferisse un’atmosfera più chic e ricercata Ai Bragozzi da Pasquale è il locale perfetto! Con la sua invidiabile posizione sul porto e i suoi arredi eclettici, che uniscono la tradizione caorlotta al design d’autore, il ristorante propone deliziose ricette di pesce e una ricca e blasonata wine list per i palati più esigenti.
Poco distante, in una piccolo campo in stile veneziano, si incontra invece la Trattoria al Mare, un ambiente dal respiro più giovane e contemporaneo con un bel déhor nel cuore del centro storico dove assaggiare gustose specialità locali. Per un aperitivo o un after dinner l’indirizzo giusto è senza dubbio l’Harry Johnson Speakeasy dove gustare cocktails di eccellenza, preparati dal pluripremiato bartender Mario Serafini, in un ambiente che riporta magicamente alle sontuose atmosfere degli anni Venti. Per i più golosi, o semplicemente per finire la serata in dolcezza, è imprescindibile una sosta da Dessart dove gustare le crèpes gelato più buone del litorale seguite da una romantica passeggiata alla scoperta delle viuzze del centro storico.